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Usare i pannelli riflettenti come luce di potenziamento

Un colpo di luce in più, ma morbida. A volte i fotografi amano mescolare le fonti di luce, come quando devono sovrastare la luce del sole con il flash: ecco un esempio in cui un riflettore fotografico può aggiungere una fonte luminosa creando una "spinta" che agisce come "luce di potenziamento" per attenuare le ombre dure causate dalla luce solare soprastante o da piccoli modellatori di luce sui flash da studio.


In questa immagine l'illuminazione è data da un flash da studio puntato su un riflettore SUNBOUNCE PRO dotato di telo ZEBRA.

Innanzitutto, per capire meglio questo sistema per ammorbidire le ombre, diamo un'occhiata alla regola Sunny f/16 secondo cui, in una normale giornata di sole, se imposti la velocità dell'otturatore all'equivalente del valore ISO (sensibilità della pellicola ai vecchi tempi), il diaframma o f/stop sarà f/16.

Ci sono alcune cose di cui occorre tenere conto, per esempio, se è mattina presto o sera tardi il sole avrà meno intensità, quindi l'apertura del diaframma scenderà a un valore inferiore, tra f/4 ed f/11, a seconda dell'ora. E se la luce del sole entra attraverso una finestra, una finestra ad alta tenuta o una con i doppi vetri, questa contribuirà a ridurre il valore. Molti fotografi e anche videografi considerano le luci di potenziamento come un'illuminazione d'accento o di contorno, ma se un riflettore è usato come luce di potenziamento, il suo scopo non è quello di essere una luce d'accento dominante, ma di ammorbidire le ombre sotto il mento e a volte dare un morbido riempimento per il soggetto aggiungendo splendore ai suoi occhi.

Per esempio, mentre si fotografa un soggetto con un semplice soft box o un beauty dish, a seconda della distanza a cui un modellatore di luce è posizionato rispetto al soggetto e delle dimensioni relative del modellatore di luce rispetto al soggetto, le ombre sotto al mento o intorno al naso possono essere tanto dure quanto morbide. Ovviamente, più è grande il modellatore di luce e più vicino si troverà rispetto al soggetto, più morbide saranno le ombre, ma ci sono momenti in cui accade il contrario ed è qui che entra in gioco la luce di potenziamento riflessa.

In questo set di illuminazione utilizziamo un riflettore SUNBOUNCE PRO come "luce di potenziamento" che ci consente di combinare tre forme di luce, riflessa, solare ambiente e artificiale.

Il metodo più semplice per utilizzare una luce di potenziamento riflessa è avere un assistente che regge un riflettore fotografico SUNBOUNCE PRO o MINI vicino al viso del soggetto, ma fuori dall'inquadratura. A volte però l'assistente non è disponibile e in quelle occasioni sistemo semplicemente il riflettore sotto la fonte di luce principale e lo sostengo usando lo stativo su cui è montata la sorgente di luce principale. In questa posizione riflette anche, o reindirizza, i raggi di luce inferiori della sorgente di luce artificiale.

La foto sopra è uno splendido esempio di utilizzo di una luce di potenziamento, oltre alla luce naturale e a una luce artificiale. Qui ho usato la luce del sole, una luce da studio e un riflettore SUNBOUNCE PRO. Sostanzialmente, una combinazione di luce solare naturale che forniva luce laterale e di riempimento, un flash da studio che forniva la luce principale per il viso e la luce riflessa per il potenziamento. Ho usato questa tecnica all'aperto, ma è altrettanto facile da realizzare in uno studio fotografico.

Quando si lavora all'aperto, però, si deve tenere conto della regola Sunny f/16 e in questo caso, in questo momento della giornata in cui la luce del sole è meno intensa, la regola ci porta ad un valore di apertura f/8 o f/11, quindi ecco perché i capelli della modella sono evidenziati dal sole. Nota anche come la direzione della luce solare sia laterale, non direttamente davanti né direttamente dietro. La seconda e ovvia scelta è posizionare la modella in modo che il sole la illumini da dietro, creando così dei riflessi nei capelli e una bella luce di contorno attorno al corpo, ma in questo caso abbiamo scelto un effetto di illuminazione laterale.

In questa posa la luce del sole colpiva la modella dal lato destro, poi le ho fatto girare lentamente il viso, senza spostare il resto del corpo, lontano dal sole in un punto in cui la sua luce non si riverberava più sul viso della modella, altrimenti le avrei fatto girare troppo il collo. Sfruttando la luce solare lateralmente ho anche evitato i suoi riflessi diretti sull'obiettivo e le difficoltà di messa a fuoco, poiché il controluce fa apparire la modella come una silhouette che può mettere in difficoltà la messa a fuoco della fotocamera.

Il riflettore utilizzato in questa foto è il SUNBOUNCE PRO dotato di uno schermo in tessuto ZEBRA. Prediligo il tessuto Zebra perché è composto da strisce argento e oro, non argento massiccio, non oro massiccio. Preferisco i due colori riflettenti perché la porzione argentata aggiunge un po' di contrasto e la parte dorata un po' di calore.

Inoltre è stata utilizzata la versione "PRO" del SUNBOUNCE perché misura 130 x 190 cm - i riflettori funzionano come qualsiasi modellatore di luce, più è grande, più dà una luce morbida, più è piccolo, più dà una luce dura. Questa ampia dimensione mi garantisce una luce più morbida e riflessa, poiché sono in grado di posizionare il riflettore fotografico SUNBOUNCE vicino alla modella e di mantenere grandi dimensioni in relazione alla distanza dal soggetto.

Ho anche tenuto conto della regola Sunny f/16 applicandola quando il sole iniziava a calare, il suo angolo era più obliquo e la sua intensità era inferiore rispetto a mezzogiorno. Questo, inoltre, è il motivo per cui ho fotografato la modella in un orario intorno alla "ora d'oro", non a mezzogiorno. Aspettando la luce del sole meno intensa, sono in grado di tenere più basso il valore di apertura del diaframma continuando a utilizzare la luce riflessa.

In conclusione, si può notare come una leggera luce di potenziamento del riflettore dà un colpo di luce morbida aggiuntiva sotto il mento, non per eliminare le ombre, ma per ammorbidirle. La fotografia è una forma d'arte unidimensionale, tuttavia, usando il chiaroscuro, o la mescolanza di luci e ombre, contribuisce a creare la percezione di profondità realizzando un'immagine più convincente e questo è stato ottenuto mescolando sorgenti di luce artificiale, naturale e riflessa.


Rolando Gomez è un fotografo professionista autore di cinque libri fotografici e ha viaggiato in 45 paesi per i suoi incarichi. L'ex soldato e fotografo combattente dell'esercito americano ha tenuto centinaia di workshop per almeno una ventina d'anni. Miglior scrittore per Quora nel 2016 e 2017, ha lavorato per Newsweek, Parade, Playboy, Rangefinder, Maxim, Rangefinder, New York Times, Stars & Stripes e varie altre testate. Per scoprire di più del suo lavoro vai su AmericanoDream.com.
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